sabato 30 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP008

Ed ecco le prime, vere prove di inchiostrazione...
Forse ho calcato un po' la mano su alcune linee, ma a questo punto è solo una questione di pratica che aggiusterò in corso d'opera.





venerdì 29 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP007

Oggi nuovi studi per Osvaldo e Marcello Lerini... settimana prossima farò delle prove costume anche per loro.





giovedì 28 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP006

Anche oggi aggiungo un paio di studi dei protagonisti.
Per quanto riguarda Toni, sembra che mi stia affezionando a quel vestito...
di Carlotta invece sto cercando di definire meglio la capigliatura...



mercoledì 27 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP005

Più di qualcuno mi ha fatto notare che forse scrivo un po' troppo nei miei post. Cercherò di moderarmi, ma voi prendetele come informazioni extra, da leggere se ne avete voglia... Potete benissimo guardare semplicemente le figure. Mi viene in mente Gaston della Bella e la Bestia:P:



Belle: Gaston, posso riavere il mio libro, perfavore?

Gaston: Ma come fai a leggerlo? Non ci sono figure!

B: Ci sono persone che usano l'immaginazione!

G: Belle, sarebbe ora che ti togliessi dalla testa questi libri e ti occupassi di cose più importanti, per esempio di me! Ormai ne parla tutta la città, non è giusto che una donna legga, le vengono in testa strane idee e COMINCIA A PENSARE!!

B:Gaston, sei decisamente primordiale!

G: Ah ah, grazie Belle!



Quando ho risentito questo dialogo dopo tanto tempo mi sono crepato dal ridere!:D



Comunque tornando a noi, oggi non aggiungo altro e posto i primi studi di abbigliamento dei protagonisti.
PS: Ho attivato la modalità per commentare liberamente...

martedì 26 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP004

Oggi posto un brano che ho scritto per delineare meglio il personaggio di Costante Lavigna, si tratta di una specie di memoria, spero vi piaccia. Forse non tutto quello che dice potrà avere un senso compiuto, ma il significato generale penso sia chiaro:


C’è stato un tempo in cui fuggivo la realtà. La realtà, o quello che credevo fosse la realtà. Ho avuto una buona istruzione che mi ha permesso di conoscere cose che ritengo non abbastanza persone conoscano. Ho letto molti libri, il patrimonio di altri uomini, di tutti i tempi. Tutto ciò mi ha dato una grande stima per il genere umano. Io amo gli uomini così come essi traspaiono dai libri, anche nella loro più assurda crudeltà la speranza rimane a mio parere, anche quando lo stesso autore è convinto di rinnegarla. Da questo ho tratto forza per tutta la mia vita. Ma anche questa forza nel tempo ha assunto valori diversi. Da giovane non riuscivo a ritrovarla nella realtà: il mondo fatto di persone che mi circondava sembrava terribilmente senza speranza. No, non ho vissuto in qualche strano luogo del nostro mondo devastato da chissà quale guerra. Ho visto anche quello, non fraintendetemi, ma sono cresciuto in una famiglia più che benestante. Intorno a me la gente sembrava felice, ma io non riuscivo veramente a vederla come tale. Forse questa mia sensazione era dovuta ad un eccesso di idealizzazione, perché dopo qualche anno pian piano incominciai a vedere piccole scintille di luce qua e la, che cercavano con forza di emergere, ma che spesso venivano travolte dall’ombra. Fu una grande gioia per me ritrovare quelle luci tanto familiari in un mondo così colorato in superficie ma marcio al suo interno. Questo mi diede ancora più forza per proseguire sulla mia strada. Volevo aiutare queste luci, fare in modo che raggiungessero a loro volta una dimensione tale da permettere loro di autoalimentarsi e sopravvivere nel mondo. Questa missione mi ha donato le più grandi gioie e soddisfazioni ma anche le ferite più profonde. Quante ne ho perse di quelle luci! Da un mondo grigio, che sai essere grigio, non ti fai ferire, ma per aiutare dal profondo qualcosa di buono devi aprire la tua anima, ed è in quel momento che puoi anche morire.

Un giorno incontrai una piccola luce molto forte, un ragazzino che era venuto alla biblioteca in cerca di libri su draghi e potenti eroi. Sono sempre favorevole allo sviluppo della fantasia dei bambini. Se posso cerco di svilupparla fino al limite, in modo che possa accompagnare l’individuo il più possibile anche nella vita adulta. Il bambino disse di chiamarsi Toni e che era venuto fino alla biblioteca centrale perché a scuola non sapevano dargli molte notizie su draghi ed eroi, ma gli avevano detto che poteva provare in una biblioteca. Aveva fatto qualche tentativo nelle piccole biblioteche vicino a casa ma non gli sembravano troppo competenti, per lo più gli ripetevano cose che già aveva sentito a scuola. Decisi di non deludere le sue aspettative e passai diverso tempo alla ricerca dei volumi più adatti. Da quel giorno Toni venne spesso a trovarmi anche per discutere con me alcune notizie che reperiva nei libri che gli consigliavo. Non era l’unico bambino che veniva alla biblioteca, ma col tempo notai che era particolare. Il resto dei bambini crescendo o smette di venire per dedicarsi a passatempi più mondani o adegua le proprie letture ad argomenti diversi. Toni invece era fissato con i draghi, gli eroi e le avventure anche quando ormai era diventato abbastanza grandicello. Pur cercando di non comprimere la sua smisurata fantasia, cercai di proporgli altre letture. Ebbi qualche risultato giusto con qualche storia d’amore, ma perdeva naturalmente interesse per qualsiasi racconto che presentasse, oltre un certo limite, contenuti politici. Mi incuriosiva vedere fino a che punto sarebbe arrivata la sua ostinazione. Non nego che rivedevo in lui qualcosa di me stesso, forse la stessa fase di rifiuto della realtà, anche se in qualche modo la sua astrazione da essa stava raggiungendo livelli di guardia.

Sentivo di doverlo aiutare a compiere il passo successivo: ritrovare nella realtà gli stessi stimoli che vedeva solo nei libri. E’ un processo delicato. In parte era auspicabile che trovasse da solo la via, ma come dicevo la situazione stava raggiungendo livelli preoccupanti, c’era il rischio che arrivasse a vivere solamente nella sua testa. Ritenni di dover intervenire, almeno un poco, per guidarlo nella giusta direzione, stando ben attento che la mia intrusione non facesse scoppiare come una bolla di sapone il suo potenziale. L’occasione si presentò quando Toni, ritenendo di aver letto tutti i libri che gli interessavano e faticando a trovarne di nuovi, decise di scriverne uno per proprio conto. All’inizio cercava di basarsi su quello che aveva letto, ma il risultato non lo entusiasmava, quindi venne da me in cerca di consiglio. Fu allora che lo convinsi a cercare nella realtà l’ispirazione per le sue storie fantastiche. In un primo momento sembrava perplesso all’idea di trovare draghi o eroi fuori dai libri, ma credo che adesso incominci a capire il meccanismo. Penso che il passo sia stato fatto, ora l’ ho messo a contatto con la realtà in modo che possa affrontarla e trarre al contempo forza da essa. Quando il processo sarà al culmine, potrò parlargli di Grey Haylos.

Aggiungo infine un nuovo studio del personaggio, stavolta un po' più definito


lunedì 25 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP003

Della serie: genitori e mentori occhialuti!
Ecco i primi studi di Porro Clarenzi (padre di Toni), Osvaldo Lerini (padre di Marcello e Carlotta) e Costante Lavigna (amico e mentore di Toni).
Come noterete ci sono alcune somiglianze tra loro, probabilmente per l'immagine del padre/ mentore che risiede nel mio subconscio :)!
(per non dire che non so disegnare personaggi diversi!)

Di Porro (si è un nome strano... ma altri ne verranno!) che dire? Volevo una persona mite e abbastanza sottomessa alla moglie. Un padre gentile e non eccessivamente invadente (anche se ha alcune sue manie). Chissà magari nel suo piccolo è il personaggio più vicino alla felicità.



Osvaldo Lerini invece è di tutt'altra pasta: è un uomo che tiene alla propria famiglia e ai propri valori, ma che forse spesso non si accorge di posporli ad altri interessi! E' molto attaccato alla figlia (che forse un po' vizia) mentre con Marcello ha un rapporto altalenante, in quanto quest'ultimo è ormai sulla soglia dell'indipendenza.


Infine abbiamo Costante Lavigna, che sembra non avere una famiglia propria (ma a volte parla di un fratello che ha nella capitale). E' un uomo risoluto ma accondiscendente, insomma è gentile ma trova il modo di farti fare quello che vuole all'occasione. E' molto legato a Toni da quando questi , ancora ragazzino, entrò nella sua bibblioteca in cerca di libri su eroi e draghi poichè a scuola non ne avevano a sufficienza.








domenica 24 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP002

Potremmo dire che questo nuovo progetto è una specie di fantasy politico/avventuroso con ambientazione simil-'700/'800 (si, nulla di originale per carità). Il mondo in cui si svolge la storia è Haylos (appunto), in particolare nel regno di Iavelasko, uno dei più grandi del Primo Continente (per il momento non ho intenzione di disegnare nessuna mappa in stile Signore degli Anelli, non ci vado molto pazzo, è un po' come porre dei limiti alla fantasia e svelare il mistero prima del tempo).

Il primo blocco narrativo si svolge in una cittadina di discrete dimensioni (e in generale vorrei mantenere l'ambientazione cittadina per tutta l'opera o quasi, insomma non mi ficcherò in foreste millenarie o caverne nelle viscere della terra), in cui vive il protagonista Toni (Antonio Clarenzi). La famiglia Clarenzi (padre, madre e due figli) possiede una sartoria con un certo giro di affari (esportano anche nella capitale). Antonio (la cui età sarà presto definita ma è di circa 20 anni) ha finito il ciclo base di studi e da qualche tempo (quando non deve aiutare alla sartoria) continua la propria istruzione presso la bibblioteca centrale della città aiutato dal suo amico/mentore Costante Lavigna.

Ogni tanto prende qualche lezione di scherma con scarsi risultati presso Leone Alfonsini, un professionista della spada che cerca di trovare impiego presso qualche nobile famiglia della capitale. Tuttavia la passione più grande di Toni è la scrittura (purtroppo o per fortuna è fissato con paladini e draghi), e da poco ha deciso di iniziare la stesura del suo primo romanzo.

Altri personaggi importanti sono Carlotta e Marcello Lerini (si lo so, i nomi italiani fanno un certo effetto, ma col tempo mi ci sono abituato e li trovo apprezzabili), che sono fratelli e figli di Osvaldo Lerini, che si è trasferito da poco in città con la sua nobile famiglia per ragioni di lavoro (o meglio di interesse politico). Intanto posto le prime immagini dei due fratelli: Marcello deve avere almeno 25 anni e va per i 30, Carlotta potrebbe avere l'età di Toni, se non più giovane (eh, ditelo che avete subodorato l'inciucio!)











sabato 23 giugno 2007

The Lights of Grey Haylos WIP001

Attualmente, tra le altre cose, sto preparando un progetto che mi vede come al solito impegnato nel multiruolo di sceneggiatore/disegnatore (quindi doppio-smazzamento).
E' mia intenzione, qualora riuscissi a svilupparlo a sufficienza, partecipare al Lucca Project Contest di quest'anno, e comunque di provare a proporlo a qualche editore; già l'anno scorso non ho ricevuto segnali troppo negativi!

Il titolo provvisorio (ma conoscendomi direi semidefinitivo) è appunto "The Lights of Grey Haylos" (o magari lo terrò in italiano "Le Luci di..."). Ovviamente il titolo ha il suo significato (si insomma, niente di particolare ma ce l'ha).

L'idea e il soggetto di base sono in una fase già abbastanza sviluppata. Al momento mi sto dedicando alla prima parte che costituisce un blocco narrativo tuttosommato indipendente.

I personaggi principali sono stati bene o male definiti nelle loro linee essenziali, ed ho già individuato una serie di personaggi secondari che compariranno in questa prima parte.
Sono già al lavoro sui primi studi dei volti: sono studi approssimativi e mutevoli, insomma non sono fatti per essere belli o corretti, servono proprio a me per cercare il volto più idoneo.
Ci sarà poi tempo (spero) per preparare le schede dei personaggi, almeno per i protagonisti.

Incomincio postando la prima serie di volti del protagonista Antonio "Toni" Clarenzi, realizzati abbastanza velocemente e sommariamente inchiostrati con pennino e un pennarello semi-scarico (tranne uno i cui capelli sono fatti a pennello, dovrebbe capirsi quale). In futuro vi parlerò un po' di più di lui, intanto dategli un occhio.

Presto gli studi (per il momento a matita credo) dei volti degli altri personaggi.

venerdì 22 giugno 2007

The Devil Wears Brother

Incomincio la mia attività su questo blog postando il mio lavoro più recente.
Si tratta di 5 tavole realizzate in occasione dell'edizione 2007 del concorso "Lanciano nel fumetto". Purtroppo non ho ottenuto alcun riconoscimento in quella sede (forse il mio genere/stile non erano troppo nelle corde della giuria), tuttavia qualche segnale di apprezzamento sono riuscito a raccoglierlo qua e la.

Il progetto è stato realizzato (soggetto, storyboard, disegni) in 3 settimane, che per me è un tempo record, tuttosommato. La tecnica utilizzata è pennello 01 per i personaggi (quasi tutti) e pennarelli graduati vari per il resto. Retini e lettering sono stati aggiunti con Photoshop.

Le critiche più grosse che ho ricevuto a riguardo sono alcune persistenti imperfezioni nell'anatomia dei personaggi. In compenso quasi tutti hanno apprezzato la scansione narrativa e la storia in se, che seppur non originalissima si lascia leggere tuttosommato bene.

Ulteriori commenti (o critiche) sono benvenuti!